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BUS DIROTTATO
Ousseynou Sy
CREMA (2 marzo 2021) - Ha sequestrato 50 alunni, due professori e una bidella per odio verso la politica migratoria italiana targata Salvini. Ha rischiato di farli bruciare vivi nel bus che stava guidando e con il quale avrebbe voluto raggiungere l’aeroporto di Linate. Dopo la prima, esemplare, condanna a 24 anni di carcere si riaccendono i riflettori su Ousseynou Sy, l’ex autista di Autoguidovie, un lupo solitario che sognava di rientrare in Africa salutato come un eroe dopo l’atto terroristico del 20 marzo 2019: il dirottamento del pullman dalla palestra di Crema a San Donato Milanese, capolinea di un incubo lungo 50 minuti.
Nei confronti di Sy, 48 anni, senegalese, il 7 ed il 9 aprile prossimi si terrà il processo bis, davanti alla prima sezione della Corte d’Assise d’appello di Milano. Con un inedito dettato dall’emergenza Covid. Le due udienze si terranno in camera di consiglio, a porte chiuse. Nelle cinque pagine del decreto di citazione, si richiama l'articolo 23 de Dl 149/2020: «... fuori dai casi di rinnovazione dell’istruzione dibattimentale, per la decisione sugli appelli proposti contro le sentenze di primo grado la corte di appello procede in camera di consiglio senza l’intervento del pubblico ministero e dei difensori, salvo che una delle parti private o il pubblico ministero faccia richiesta di discussione orale o che l'imputato manifesti la volontà di comparire».
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02 Marzo 2021
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Commenti all'articolo
M
2021/03/03 - 07:01
Appello? Uno così che volontariamente ha messo in pericolo la vita di molti ragazzini? Che ha bruciato un bus di studenti? Già 24 anni sono una miseria anche perché ne sconterà la metà!
Rispondi
sergio
2021/03/02 - 21:34
solo 24 anni!!!!! un ciitadino straniero accolto nel nostro paese gli viene offerto un posto di lavoro e lui ci ringrazia in questo modo.....................
Rispondi
Rodolfo
2021/03/02 - 16:51
30 anni ai lavori forzati.
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