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Il Rotary è un’organizzazione mondiale di servizio che, tra le varie attività che svolge, organizza anche scambi culturali fra ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Lo scambio prevede un soggiorno in famiglia per un periodo di tempo che va dalle tre settimane a un anno intero a seconda che si scelga lo scambio breve (short term) o lo scambio che coincide con l’anno scolastico della quarta liceo (long term).
Io ho partecipato a questo progetto e ho trascorso un mese in Sudafrica. Sono partita dall’aeroporto di Milano Malpensa e dopo uno scalo a Doha sono atterrata a Città del Capo. Lì ho trascorso i primi tre giorni del mio viaggio in una piccola casa che la mia famiglia ospitante aveva affittato. In seguito ci siamo spostati nella città in cui abitano, George, situata sulla Garden Route.
Lo scambio giovani è un’esperienza che consiglio a tutti di provare. Parti pieno di paure e domande che scompaiono non appena si conosce la “nuova” famiglia. È una grande prova passare un mese dall’altra parte del mondo, in una famiglia di sconosciuti, in un posto dove non parlano la tua lingua madre e io mi sono messa alla prova. Durante il viaggio si imparano molte cose che nella vita saranno sempre utili, bisogna sapersela cavare da soli nelle difficoltà e sapersi adattare a nuovi usi, costumi e abitudini culinarie. Lo scambio vuol dire cambiare e crescere, diventare più indipendenti e responsabili. Per me anche più estroversi. Lo scambio è reso magnifico dalle persone che ti circondano, non mi è mai capitato di trovare qualcuno di scortese. Sia gli altri ragazzi sia gli adulti mi rispettavano e cercavano di farmi integrare il più possibile. Sono più che certa che ci siano riusciti, più si avvicinava il giorno del mio rientro in Italia più avevo voglia di rimanere. Il Sudafrica è una terra incantata, grandi città immerse nella natura. Il rumore dell’Oceano, le camminate sulla spiaggia o andare in bicicletta ai giardini botanici sono cose che mi mancano già, ma più di tutto mi mancano quelli che considero i componenti della mia seconda casa.
Francesca Scazzoli
25 Agosto 2016
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