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L'arrivo a New York con la 'grande mela' imbiancata dalla neve
NEW YORK - Sono arrivati negli States i sessanta giovani cremonesi Ambasciatori delle Nazioni Unite. La preoccupazione, evidente, per una partenza che fino a ieri era messa a rischio dall’allerta meteo emanata dal servizio nazionale di meteorologia, ha comunque trovato smentita. Tre le ore di ritardo complessive - dalle 15 alle 18 - per il volo Fly Emirates diretto a New York. Un deficit tutto sommato contenuto, viste le decine di voli diretti proprio nel nord est dell’America cancellati. «Per molti qui - ha detto un ragazzo raggiunto al telefono durante la lunga attesa a Malpensa - oggi è la prima esperienza su un aereo. C’è attesa e grande entusiasmo, è inevitabile. Siamo impazienti di sapere cosa ci aspetta, ci stimola l’idea di trascorrere una settimana a stretto contatto con le istituzioni e con ragazzi provenienti da tutto il mondo, spinti dalla nostra stessa curiosità di conoscere il mondo in tutti i suoi aspetti». L’arrivo negli Stati Uniti è stato in seconda serata. Dall’aeroporto JFK gli studenti sono stati accompagnati nel cuore della metropoli statunitense, all’Hotel Hilton, che per questa settimana sarà il ‘campo base’ della loro esperienza nel cuore della diplomazia internazionale. A New York, adesso, è notte. Domani mattina, quando in Italia scoccherà il primo pomeriggio, i ragazzi daranno il via all’esperienza delle Nazioni Unite, con il Mission Briefings e lo speaker list, dalle 11 alle 16 (17-22 ora italiana), seguita dalla cerimonia d’inaugurazione di una settimana formativa ed entusiasmante. Non sembrano costituire un problema dunque, per il momento, le condizioni metereologiche che hanno costretto il governatore di New York, Andrew Cuomo, a emanare un’allerta per le prossime ore, invitando a limitare gli spostamenti non necessari.
15 Marzo 2017
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